Lo stagno di Sa ‘e proccus

Ultima modifica 7 dicembre 2021

Sa 'e proccus, con i sui 325 ettari di superficie, è lo stagno temporaneo più esteso della Sardegna. Nei mesi estivi e autunnali, per l'assenza di piogge e per l'evaporazione naturale, lo specchio d'acqua si trasforma in una immensa e arida distesa di sale. L'evaporazione e il disseccamento estivo, tuttavia, non impediscono la sopravvivenza delle numerosissime uova di Artemia salina (cibo preferito dai fenicotteri) che si dischiudono dopo le piogge invernali. Lo stagno è un luogo privilegiato di sosta e nidificazione di numerosi uccelli.
La presenza di specie particolarmente tutelate ne fanno uno dei punti di osservazione più importanti del Mediterraneo. Particolarmente importante è la sosta di migliaia di Fenicotteri (6.000 - 12.000 presenze annue).
Nel 1982 lo stagno di Sa 'e proccus è stato dichiarato "zona umida di importanza internazionale soprattutto come habitat degli uccelli acquatici", ai sensi della Convenzione di Ramsar.
L'anno seguente la Regione Autonoma della Sardegna ha istituito la Riserva Naturale Orientata per il particolare interesse ornitologico e geologico.
La gestione è stata affidata al Comune di San Vero Milis che, in collaborazione con la LIPU (Lega Italiana per la Protezione degli Uccelli), deve garantire la conservazione e la valorizzazione delle risorse naturali, viventi e non, presenti nell'area.


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