Campagne di scavo

Ultima modifica 21 febbraio 2022



Campagna di scavo 2020 annullata
Annullato la prossima campagna di scavo a S'Urachi, progettata per l'estate del 2020. L'organizzazione era già ben avanzata e intendevamo scavare nelle aree D e F, dove ci aspettiamo vari contesti interessanti di età fenicia e punica. L'attuale crisi sanitaria in Sardegna, il continente e nei nostri paesi semplicemente non ce lo permette. Sarebbe difficile organizzare una campagna di scavo e soprattutto sarebbe irresponsabile riunire un gruppo di lavoro internazionale nella situazione attuale. Intendiamo invece concentrarci durante l'estate sui numerosi ed interessantissimi contesti e reperti recuperati dall'area E, che abbiamo già classificato e studiato in anni precedenti. Il nostro obiettivo è la preparazione di una pubblicazione organica degli importanti contesti rinvenuti nell’area del fossato scoperto in associazione con l'antemurale di S’Urachi, compresi gli abbondanti frammenti ceramici e resti faunistici e botanici.

In attesa di tale pubblicazione, rinviamo chi è interessato al nostro sito web, dove sono liberamente scaricabili la relazione annuale sulla campagna del 2019 e l'articolo che abbiamo pubblicato sui Quaderni di Cagliari del 2018 [tutti e due in italiano].

Campagne di scavo fino al 2019
Dettagliate relazioni annuali sulle ricerche di campo dal 2013 al 2019 sono scaricabili da questa pagina link: https://blogs.brown.edu/surachi/reports/?fbclid=IwAR2NE9TnSn1gLH8t-27g063jCz80V2PAa4f-gI7XBiCmYUMSi08JGMC05IE
Le campagne di scavo internazionali sotto la denominazione  S’Urachi Project sono illustarte in dettaglio in queste pagine [in inglese] oppure qui in italiano

Campagne di scavo 2013 del Museo Civico
Dal 2013 il Comune di San Vero Milis ha ottenuto la concessione ministeriale di scavo triennale, ai sensi degli articoli 88-89 del Decreto Legislativo n. 42/2004. Le indagini riguardano i siti archeologici di s’Urachi, Serra is Araus e Su Pallosu.

s’Urachi
Gli scavi nell’area di s’Urachi con la direzione scientifica di Alfonso Stiglitz (Museo Civico di San Vero Milis) e di Peter van Dommelen (Brown University, Providence – USA) sono stati realizzati, nella prima campagna, nel mese di luglio 2013 e hanno visto la partecipazione di studiosi delle Università sarde (Cagliari e Sassari), americane (Providence), spagnole (Valencia) e inglesi (Leicester).
Il complesso monumentale di s’Urachi conserva uno dei maggiori nuraghi dell’isola, già oggetto di indagine negli anni ’40 e ’80 del secolo scorso. Intorno al grande edificio nuragico sorse, a partire dalla prima età del Ferro e per tutto il primo millennio a. C., un fitto insediamento di cui sono attualmente visibili vari edifici addossati alle murature nuragiche. Lo scopo di questa fase di studio è quello di restituire la memoria alle comunità di sardi che vissero in questo luogo nel primo millennio a.C. Le indagini sveleranno la storia di questi edifici che coprono le fasi più antiche di vita del complesso. Entro breve un resoconto preliminare degli scavi 2013 sarà reso disponibile nella rivista Fasti-on-line.
L’area è stata oggetto di precedenti campagne di scavo. Per saperne di più sull’area archeologica vai alla scheda.

Su Pallosu
Gli scavi nell’area della spiaggia di Su Pallosu, nella omonima borgata marina, sono stati realizzati nel mese di settembre 2013 con la direzione scientifica di Alfonso Stiglitz (Museo Civico di San Vero Milis) e di Giandaniele Castangia (Cambridge University - UK) e hanno visto la partecipazione di studiosi e studenti delle Università sarde (Sassari) e italiane (Roma).
Lo scavo ha riguardato il completamento delle indagini, avviate negli anni passati, su un deposito di ceramiche nuragiche, connesse a un insediamento ancora ignoto e a rischio di erosione costiera. L’indagine si è svolta all’interno del Capo Mannu project, indirizzato allo studio del Sinis settentrionale che ha visto, oltre agli scavi di Su Pallosu,k la realizzazione di varie campagne di prospezione. Entro breve un resoconto preliminare degli scavi 2013 sarà reso disponibile nella rivista Fasti-on-line. Per saperne di più sulle precedenti indagini vai alla scheda.

Serra is Araus
Si sono svolti con la direzione scientifica di Alfonso Stiglitz (Museo Civico di San Vero Milis) e di Giandaniele Castangia (Cambridge University - UK) e hanno visto la partecipazione di studiosi e studenti delle Università sarde (Sassari) e italiane (Roma), sempre nell’ambito del Capo Mannu project, indirizzato allo studio del Sinis settentrionale.
La prima campagna di scavo, condotta nel mese di ottobre 2013 ha riguardato l’area dalla quale proviene l’importante modello di nuraghe (link) al fine di individuare le strutture nelle quali il pezzo era collocato. Contemporaneamente è iniziata l’indagine volta a mettere in luce integralmente la necropoli a domu de janas, già oggetto di scavi negli anni ’50 del ‘900.
Entro breve un resoconto preliminare degli scavi 2013 sarà reso disponibile nella rivista Fasti-on-line. Per saperne di più sull’area archeologica vai alla scheda.

Si consiglia un itinerario che si snoda su un percorso di 25 chilometri lungo la Strada Provinciale che parte dall'abitato di San Vero Milis e percorre trasversalmente l'intero territorio comunale sino alla marina, toccando tutte le località scelte per questo intervento: una situazione ideale, quindi, che indica la strada provinciale citata come asse centrale del progetto. Prevede il coinvolgimento, recupero e fruizione di elementi naturalistici e archeologici di interesse internazionale (area archeologica di s'Urachi, Siti di Importanza Comunitaria di Sa 'e proccus e Sa Salina Manna), nazionale (Parco Naturale di Capo Mannu), regionale (necropoli a domu de janas, torri costiere, chiesa parrocchiale di Santa Sofia, Museo civico) e locale. Il sistema cultura realizza un percorso all'interno del territorio sanverese dedicato a stimolare i cittadini (popolazione locale, turisti, mondo scolastico, terza età, comunità scientifica e altro) verso una conoscenza ampia e articolata della realtà storica (archeologia e storia locale), naturale (ambiente agricolo, ambiente lacustre, ambiente desertico, ambiente costiero) e sociale (attività economiche tradizionali e moderne). A tal fine sono state individuate diverse località lungo tutto l'ambito del territorio che offrono un ventaglio di opportunità che possono essere sfruttate.

I punti interessati dal Sistema sono:

L'abitato di San Vero Milis
L'abitato di San Vero Milis Nell'abitato di San Vero Milis sono posti alcuni elementi di interesse:

Biblioteca
Dal mese di ottobre 2020 la biblioteca comunale è stata trasferita nei nuovi moderni locali di via San Nicolò. Attualmente pienamente funzionante con un'apertura settimanale di 40 ore. Rappresenta una delle realtà bibliotecarie più sviluppate 

Il presidio informativo nelle borgate marine
La Biblioteca Comunale è dotata dal 1990 di una sezione staccata nell'isola ammini­strativa marina. La realizzazione di questa iniziativa è stata resa possibile dall'attuazione del progetto di potenziamento del servizio bibliotecario

Il Parco naturale di Capo Mannu
Antica isola, il Capo Mannu, si erge sul mare con alte falesie (51 metri s.l.m.) ed è unita alla terraferma da sottili cordoni sabbiosi, che formano gli stagni temporanei di sa Salìna Manna, sa Marigòsa, sa Mesa Longa. 
 
Museo Civico
Il Museo è stato istituito con deliberazione di Consiglio Comunale n° 28 del 7.2.1986, con la denominazione di: Museo Civico del Sinis settentrionale. La struttura è articolata in tre sezioni (archeologica, storico-etnografica e naturalistica)

Il sito di importanza comunitaria di Sa 'e proccus
A circa tre chilometri dalla località precedente, la strada costeggia i bordi dello stagno temporaneo di Sa 'e proccus: area umida di importanza internazionale inserita nella Convenzione di Ramsar.

La necropoli a domu de janas di Serra is araus
Il Parco è situato nel Sinis settentrionale a poche centinaia di metri della strada provinciale che da San Vero Milis porta a Putzu Idu. La collina appare come una sorta di isola nella campagna circostante
  
 
Il complesso monumentale di s'Urachi
L’area è situata a cinquecento metri dall’abitato di San Vero Milis, al bordo della strada provinciale che da San Vero Milis porta alle Borgate. L'area archeologica monumentale di s'Urachi è sita nella piana alluvionale ai margini dell'abitato

 

 

 


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